giovedì 4 marzo 2010

Veni vidi vici ma arrivai in bici

Un traguardo non è mai troppo lontano, troppo difficile, troppo faticoso, troppo..... basta essere determinati e non fermarsi alle prime difficoltà; certo se si decide di scalare l'everest con le mani legate dietro la schiena sarà necessaria una preparazione ben maggiore rispetto a voler fare 2 rampe di scale senza usare l'ascensore, ma ciò dipende anche da chi vuol fare queste cose e quanto è determinato a farle.
Prendete Messner ad esempio, per lui scalare l'Everest è come fare le scale di casa mentre invece chiedete a Giuliano Ferrara di fare una passeggiatina in alta montagna.. potete scommettere che prenderà la seggiovia; ma a parte questi esempi "faceti" si consideri una persona "comune" con un lavoro che la impegni 8 ore al giorno e la famiglia che occupi buona parte del restante tempo libero, ma giunto alla fine della giornata chi glielo fa fare di darsi allo sport quando ci sono così tante cose da fare? e poi è così bello la sera starsene sul divano a guardare un film! Anch'io ero ridotto in simili condizioni, praticato sport per una vita ma poi piano piano laurea, militare, famiglia, lavoro, altre cose e via... il tempo da dedicare allo sport sempre meno sempre meno sempre meno fino a diventare zero; ho terminato il servizio militare a 26 anni sforando il quintale di peso che per un metro e 76 di altezza comincia a diventare significativo..
La molla che mi ha fatto scattare l'interruttore nel cervello è stato il giorno in cui ho trovato l'ascensore guasto, mi sono dovuto sobbarcare ben TRE e dico TRE rampe di scale, sono arrivato davanti alla porta di casa col fiatone quasi da sentirmi male.. il che a 27 anni non è proprio una bella sensazione Vi assicuro!
Da quel momento ho deciso di tornare in forma e, finite tutte le incombenze della giornata, andavo a correre fosse anche stata mezzanotte.. ovviamente le prime volte dopo 10 minuti ero già di ritorno ma piano piano sono arrivato sempre più lontano, sempre più in alto fino a giungere al primo grande traguardo di questa seconda vita sportiva, nel 2006 la maratona di Milano e, a chi non ha mai parteciapto ad una competizione simile, assicuro non essere uno scherzo!

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